Pap, N. (2008). La struttura di base della geografia dello stato Italiano. Modern Geográfia, 3(1), 27–37.

Esaminando le forze centrifughe e quelle centripete che fanno sentire i loro effetti nello spazio statale italiano si può osservare appariscenti differenze, ineguaglianze territoriali. Le differenze economiche e quelle di sviluppo sono salientemente grandi. Anche la rete d’abitato del paese mostra una certa bipolarità. In Italia vivono minoranze nazionali in notevole numero. Alcune di esse vivono nei blocchi etnici uniti, in un’autonomia territoriale su base etnica, altre minoranze si trovano in gran numero ma sparse. Anche la popolazione italiana stessa mostra una notevole divisione linguistica, culturale. Tuttavia il sistema delle autonomie e delle autoamministrazioni territoriali, la rete infrastrutturale sviluppata, la ripartizione del lavoro, il tessuto delle relazioni cooperative e gli interessi politici, economici collegatisi al sostenimento di essi sembrano essere capaci di controbilanciare l’ammasso delle differenze territoriali. Oltre a tutto questo confini chiari, naturali circondano il paese di cui modificazione le forze politiche secessioniste settentrionali l’hanno sollecitata a lungo. In opposizione a quest’ambizione il ruolo del potere regionale italiano e le tendenze integrative
europee hanno esatto il mantenimento dell’unità.

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LA STRUTTURA DI BASE DELLA GEOGRAFIA DELLO STATO ITALIANO